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22-23-24-25 SOPRAVVISSUTI (dalla 22esima alla 25esima punt.)
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BonTon6

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MessaggioInviato: 11 Ott 2014 17:46:32    Oggetto:  22-23-24-25 SOPRAVVISSUTI (dalla 22esima alla 25esima punt.)
Descrizione: 22 Piano di battaglia; 23 - La Natura sgomita; 24 - Alea iacta est; 25 - OK Corral
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22 - SOPRAVVISSUTI (ventiduesima puntata)
Piano di battaglia!

Riassunto
Durante una terribile tempesta tropicale nell'Oceano Indiano, la nave da crociera Evergreen diretta alle isole Cook, nel Pacifico meridionale, che trasportava un gruppo di chatter italiani in viaggio premio, viene nottetempo attaccata da una banda di pirati malesi. La notte seguente, corrompendo una guardia, 21 passeggeri italiani – 15 donne e 6 uomini - suddivisi in due gruppi, con incredibile audacia riescono a fuggire sfidando un oceano in burrasca. Alcuni su una scialuppa ipertecnologica, altri su un gommone. Questa è la storia drammatica delle peripezie e delle sofferenze di questi nostri connazionali per sopravvivere...

E' mezzogiorno. Siamo tutti neri da far paura. Ora nemmeno più abbiamo bisogno di creme. Solo il cappello non abbandoniamo mai. Qualcuna si fa le unghie, altre, Palinette e Itaca, – specchietto e pinzetta in mano – si rimodellano i sopraccigli. Walker trita foglie secche per farsi una fumatina. Si è fabbricato una pipa con una conchiglia. Ce ne sono tante e tutte bellissime. Viviana e Gemini, poco più in la, su uno scoglio, dipingono su delle cortecce secche figure umane e immagini del nostro isolotto. Hanno ricavato dei pigmenti fantastici da certi fiori, Conchy canta, ed è bello ascoltarla. Paoletta, manuale alla mano, sta cercando di imparare il Morse con la torcia... accesa, spenta, accesa, spenta. Zoe prosegue alacremente con le sue costruzioni di sabbia. Io sono tra gli scogli, con una lenza a mano, a insidiare dei pesciotti cicciotti. Wish Wash, immerso fino al collo nell'acqua smeraldina, declama Proust!.. Sserpe, laggiù, è al lavoro nel suo orto... Lara è sul solarium della scialuppa che prende il sole... Maruzzella, col retino per i molluschi, rincorre farfalle di incredibile bellezza, cantando: “La vispa Maruzza, sulla calda spiaggetta, al volo sorprese gentil farfalletta"... (ahahaha)
Il nostromo Seta Blu, Metti e Cuore sono andati a “far spesa” nella foresta.
All'improvviso un grido da gelare il sangue.. AIUTOOOOOOOOOOOO!!! AIUTOOOOOOOOOOOOOOOOOO !! AIUTOOOOOOOOOOOOO!!
Ci alziamo di scatto e, a un centinaio di metri, vediamo correre verso di noi Cuore, Metti e Seta Blu inseguiti dal maledetto varano! … Un attimo di terrore pervade tutti..
Presto, urlo, presto!!!... tutti dentro la scialuppa.... correte amici correte! Via, via!!!
C'è mancato poco. Appena in tempo. Chiudiamo il portello e dagli oblò vediamo, e ne sentiamo il soffio furioso, la Bestiaccia girare impotente attorno al nostro rifugio, cercando di entrare, ma i 2 metri e mezzo di altezza non sono cosa per lui. E l'imbarcazione resiste ai suoi morsi e unghiate. E' davvero spaventoso. Di un colore verde scuro. La forma e la pellaccia come quella di un enorme lucertolone... Possenti colpi di coda contro il nostro scafo.... Occhi rotondi gialli, carichi di ferocia... La lingua, una lunga fettuccia di carne gialla, freneticamente entra ed esce dall'enorme boccaccia con una fila di denti aguzzi aguzzi.... Percepiamo, dai piccoli boccaporti sopra lo scafo, un odore di morte e di putredine...Le mie chatterine, mute, sono come paralizzate dal terrore...
Non se ne va... Non se ne va... che facciamo?
A un certo punto... idea! Geggì, per il bene di tutti posso sacrificare il campanellino del tuo gatto? Devo aver parlato con estrema supplichevole angoscia perché mi risponde. “Va bene, Bon... se è proprio necessario... sigh”.. Grazie! Smaaacck!
Per due minuti armeggio con un grosso amo e con del fil di ferro... Mentre sento i terribili colpi della sua coda lungo lo scafo e i gemiti di paura delle chatterine...
Prendo la mia lancia... salgo sulla torretta... “BOOOONNN!!... che cosa fai ?? Sei matto?? Non uscire!”... Tranquilli amici, so quel che faccio. Con me il bastardo ce l'avrà durissima!
Oh mio dio, sento dire, mentre apro la cupola ed esco sul tetto.
Il Bestione mi guarda con odio immenso, aumentando i tentativi di salire. Ma niente da fare. Ogni tentativo gli costa grande fatica... e si vede! Lo guardo con altrettanto odio e lo copro di parolacce. Stronzo!! Minchione! Coglione!! Cesso! Deficiente, Scemo, Testa di cavolfiore, Faccia di Kata! Vieni vieni! Fatti avanti!!! Aha... ahahah... aha aha … sei vecchio, coglionazzo mio! Ah... aha aha... Non ce la fai più! Infatti ora il Bestione ansima. Sembra davvero molto stanco!! Raccolgo un po' di saliva, mi sporgo e... Sput!! gli sputo in testa!| (ahahahaha). Il bastardo mi guarda più incazzato che mai, e io gli sputo in testa ancora... Sput Sput Sput!!!... e ancora Sput Sput Sput!! Avverto che tra noi è nato un fatto personale. Che non ci sarà pace fino a che non la risolveremo: o io o lui!
E lui oramai è tutto un ansimare unico... Pant Pant Pant... I lati del collo e la pappagorgia si gonfiano e sgonfiano ritmicamente. Il suo alito è terribile! La sua puzza incredibile.
Ho l'adrenalina a mille. Un coraggio e una determinazione che non pensavo di avere... Ecco, penso, è il momento. Mi sporgo e con un colpo secco affondo la punta della lancia appena dietro la sua enorme testa. E comincio a girare l'asta dentro, come fanno i picadores con la picca per stremare il toro. Ci ho messo tutta la mia forza. Sono riuscito a fare penetrare la punta, nonostante la corazza, quanto basta per attaccare saldamente al suo corpaccio – grazie a un grosso amo - il campanellino di Geggina. Un violento fiotto di sangue vermiglio mi conferma che ho colpito duro e bene! Stacco la lancia e lo colpisco ancora, e ancora, e ancora... e ancora ! Sono furioso!... Anche lui adesso è una vera furia. Il sangue gli sgorga copioso da più punti. Oramai è tutto insanguinato. E più pericoloso che mai. Mi metto al riparo dagli schizzi infetti che vengono proiettati dappertutto. Si contorce, si inarca, soffia, e più agita il suo possente collo più l'amo con il campanellino attaccato – per lui irraggiungibile - penetra saldamente tra le carni. Vattene via infame! E subito....
WOW!!... si sente suonare il campanellino che è una bellezza! Campanellino?? Azz... sembra un campanaccio di una vacca al pascolo sui monti... Di-dlong... di-dlong... di-dlong...
Ora il Bestione, esausto, totalmente stremato, ricorre alle forze residue per abbandonare il campo. Sempre più velocemente, con le sue zampe corte tozze e unghiute, si allontana e lo vediamo sparire nella foresta... Dlang-dlong – dlang - dlong... dlang - dlong… dlang-dlang-dlang... dlong-dlong-dlong... di-don....di-don....... di-don.......din..............don..........................don don.....................don......... E' tutto uno scampanio udibile a centinaia e centinaia di metri.
Ce l'abbiamo fatta! Ce l'abbiamo fatta! Ce l'abbiamo fatta!!!...
Mi sporgo dentro la torretta e lo urlo ai miei compagni che dagli oblò hanno seguito tutta la scena... Ora potremo sentirlo avvicinare anche a grande distanza.
La spesa è salva!!
Scrosciante applauso: “Bravo Bon!! Grande! Fantastico! Favoloso! “.....!!! Sei un mago!!! Smack smack smack!!
Bon... stavamo raccogliendo delle banane e riempiendo le ghirbe per l'acqua e.... ce lo siamo trovato davanti. Siamo fuggiti!
Bene, quella del campanellino è stata una buona idea. Ma il problema resta.

(continua)

23 - SOPRAVVISSUTI (ventitreesima puntata)
La Natura sgomita

Riassunto
Durante una terribile tempesta tropicale nell'Oceano Indiano, la nave da crociera Evergreen diretta alle isole Cook, nel Pacifico meridionale, che trasportava un gruppo di chatter italiani in viaggio premio, viene nottetempo attaccata da una banda di pirati malesi. La notte seguente, corrompendo una guardia, 21 passeggeri italiani – 15 donne e 6 uomini - suddivisi in due gruppi, con incredibile audacia riescono a fuggire sfidando un oceano in burrasca. Alcuni su una scialuppa ipertecnologica, altri su un gommone. Questa è la storia drammatica delle peripezie e delle sofferenze di questi nostri connazionali per sopravvivere...

E' notte. Non riesco a prendere sonno. Il cielo è la solita meraviglia e la “croce del sud” è proprio sopra di me. Sembra che mi voglia tenere compagnia. Sono accanto al fuoco del nostro accampamento, che più che mai cerchiamo di tenere vivo con fiamme alte. Usando la sveglietta di Pomellato di SetaBlu, ogni 4 ore uno di noi controlla la fiamma e lo alimenta. E' inutile. Non siamo tranquilli. E se il campanello si fosse staccato? Di giorno, come di notte, lo udiamo spesso “tintinnare”. Anche se sempre a grande distanza. E questo ci consente di addentrarci un po' di più nella boscaglia per fare una miglior raccolta di frutta e di certe erbe squisite, oltre che di acqua in certi fontanili naturali. L'origine di queste isole è vulcanica e secondo me l'acqua che beviamo è perfino medicamentosa. Facciamo le corna, ma nessuno ha mai accusato alcunché. Nemmeno un raffreddore.
Rocce, piante, fiori, cascatelle d'acqua formano delle composizioni da cartolina. I fiori sono profumatissimi. Abbiamo contato almeno 30 tipi di orchidee. Certe farfalle ti lasciano senza parole per dimensione, disegni e colori. Certi insetti sono un prodigio per forma e movimento. Aha aha aha ah... l'altro giorno WishWash si era messo in testa di contare le zampette di un grosso “millepiedi”; voglio proprio vedere se i piedi sono davvero mille come dicono. E li contava tenendolo tra le dita e utilizzando la lente d'emergenza per accendere il fuoco... 976, 977, 978, 979... A un certo punto lo sentiamo imprecare nella sua lingua sconosciuta quanto incomprensibile... Che succede WW? “Azz... mi ha punto... e l'ho mollato, dannazione!! Grrrrrrr”...
Insomma, è davvero un paradiso verde, e noi siamo prigionieri dentro questo paradiso... Ahhh...Se non fosse per quella Bestiaccia.....
Spesso udiamo anche il verso, oserei dire lo squittìo, della famose scimmiette nane del Borneo. Ma non le vediamo mai; sono troppo in alto, tra l'intrico dei rami.
Dentro la foresta dove raccogliamo i cibi piove sempre. A intervalli regolari direi. Immaginiamo che sopra il tetto verde sempre gocciolante, vi sia quell' azzurro che conosciamo bene, ancorché perennemente nuvoloso. Entriamo asciutti e usciamo bagnati. Ma è una vera goduria ricevere in testa quei goccioloni caldi e approfittarne per lavarsi...
Abbiamo scoperto che il Bastardo è molto permaloso. Infatti, per essere sicuri che lui non sia nei paraggi, prima di infilarci tra le felci abbiamo preso l'abitudine di urlare a pieni polmoni: ”A gran fjo de 'na mignotta... dove sei?? Fatte vede, testa di... ”... Immancabilmente sentiamo il campanellino tintinnare furiosamente. E ci sappiamo regolare. Anzi, a proposito delle scimmiette, credo che siano contente anche loro del campanellino segnaletico. Un grande aiuto per la loro incolumità. Povere bestie, devono pur scendere a bere, no? E mi sa tanto che con loro il Bastardo appena può ci fa colazione, pranzo e cena...
Tuttavia, mi dico, non si può vivere con questa perenne minaccia. Con questa continua preoccupazione. Finirà che ci ammaliamo. E c'è anche un altro aspetto di cui non si parla mai, ma che è ben presente. E lo avverto io stesso. Sarà l'acqua vulcanica? Ci manca il sesso, inutile nasconderlo. E' umano. Certo, ci si scherza sopra... si allude... si ammicca... ma questo peggiora le cose.
Siamo in una promiscuità totale. La tenerezza è in ogni parola, in ogni gesto tra noi. E a questo punto anche l'affetto. Pertanto non manca nulla come...”base”. Siamo come una grande famiglia con tante mogli e non pochi mariti. Ma siamo sempre lì: per un' indispensabile maggior intimità e relativo stato d'animo adatto, occorrono primariamente due cose: la tranquillità e un luogo un po' appartato. Ma con una belva sempre minacciosa in giro, com'è possibile questo?
Non poche volte intercetto certi sguardi, certi atteggiamenti, certi sospiri. E la notte, nel silenzio, si intuisce che qualcuno fa dei sogni erotici... certi mugolii, certi gemiti... mmMMmmMmmMMMMM... ahahahahahahah... E' inutile: natura chiama natura..
Qualche coppia, non avendo altri posti sicuri, si apparta in acqua, lontano. Ma loro così appiccicati che sembra che si confessino l'un l'altro... Ma non si può amoreggiare davanti agli occhi innocenti dei pesciolini tropicali. Alcuni sono veramente dei cuccioli. Non si può dare scandalo con tutta questa purezza in giro...
A proposito: i pesci tropicali, numerosissimi, sono un'altra meraviglia di questo paradiso verde. Se per caso abboccano a qualche nostra esca, li liberiamo subito con grande delicatezza. Siamo uomini o... varani?
Va bene... Domattina parlerò con Zoe, l'insigne architetto nonché tecnologo nonché donna passionale assai assai... (anche lei sempre più nervosa!...ahahaahahha).
Le chiederò un progetto per una sorta di eremo da utilizzare per... ehm.. eventuali necessità di ritiri spirituali, per momenti di meditazione, per … ehm... quattro chiacchiere in tranquillità. Non troppo vicino al campo, eh? Con tutti questi pettegoli con l'orecchio proteso...
Sono certo che mi proporrà una cosa favolosa: sicurezza e privacy in primis... Zoe in queste cose occorre lasciarla stare. Sa benissimo come muoversi.... Ehm... e poi mi sembra così coinvolta.... così interessata alla cosa...
E questo fino a che non si risolverà il “problema varano”... perché poi con una foresta a diposizione e un morbido sottobosco, ognuno avrà ettari e ettari di possibile privacy incontaminata....
In ogni caso, una decisione si impone...

(continua)


24 - SOPRAVVISSUTI (ventiquattresima puntata)
Alea iacta est! Il dado è tratto!

Riassunto
Durante una terribile tempesta tropicale nell'Oceano Indiano, la nave da crociera Evergreen diretta alle isole Cook, nel Pacifico meridionale, che trasportava un gruppo di chatter italiani in viaggio premio, viene nottetempo attaccata da una banda di pirati malesi. La notte seguente, corrompendo una guardia, 21 passeggeri italiani – 15 donne e 6 uomini - suddivisi in due gruppi, con incredibile audacia riescono a fuggire sfidando un oceano in burrasca. Alcuni su una scialuppa ipertecnologica, altri su un gommone. Questa è la storia drammatica delle peripezie e delle sofferenze di questi nostri connazionali per sopravvivere...

Il mattino seguente, a colazione... Amici, ho deciso: con il vostro aiuto affronterò il Bestione in una sfida finale tipo “OK Corral”... O io, ossia noi... o lui.
Ma... Niente “ma”, ragazzi. A volte la vita ci costringe ad affrontare prove supreme, alle quali non possiamo sottrarci. Scusa Capitano, interviene Palinette, ma non potremmo affrontarlo in campo aperto tutti insieme? Circondarlo e colpirlo con le nostre lance, le scuri, il machete? Certo, Palinette... potremmo, ma la cosa non è priva di rischi. Ragazzi, ci troviamo di fronte a un varano, a un Drago di Komodo, di dimensioni eccezionali. Oltre tre metri e più di due quintali.
E' forte, tenace, furioso, rapido e furbo. Qualcuno potrebbe farsi male. E non me lo perdonerei mai. Ma perché tu e non un altro di noi, se dev'essere un duello, Bon? Interviene Conchy....Rispondo: Perché lui vuole me.... e io voglio lui.
Ho un piano preciso. Il luogo del “chiarimento”, diciamo così', sarà ai “tre spuntoni”. Ai tre scogli aguzzi? Quelli laggiù? Esattamente . La spiaggia è ampia anche con l'alta marea. E il tempo – pioggia o sole – sarà ininfluente. In quel punto la foresta presenta varchi meno fitti. Lo si vedrebbe arrivare con largo anticipo, preceduto anche dal suono del suo campanaccio...
Noi saremo tutti insieme a 100 metri da quel varco. Spalle alla laguna e lance protese verso di lui, cosìcché – vedendoci in tanti e tutti armati - lui abbia un attimo di esitazione.
Ma poco prima, per farlo uscire, urleremo tutti insieme: “A' stronzoooo! A gran fjo de 'na mignottona.... Vie' qquà, se c'hai er coraggio, che te facciamo vede....... Brutto cesso! Tappo, ciospo, puzzone... (si sa, è vanitoso e permaloso)... Impotente!!... (come sappiamo questo è l'epiteto che lo ferisce maggiormente)...
Lui, sicuramente, inizierà ad avanzare guardingo, ma sempre più inkazzoso. Mi cercherà con gli occhietti porcini iniettati di sangue. A un certo punto io mi staccherò e avanzerò verso lui....
E la questione sarà nostra, tutta nostra. Voi interverrete solo se io avrò avuto la peggio, colpendolo da più direzioni e in più parti con le lance. Ecco tutto.
Ma tu Bon, come lo affronterai? chiede Walker... a mani nude? Se è così, verrò con te. A mani non proprio nude Walk.. ti ringrazio, ma lo affronterò da solo. Tu semmai guida la carica del gruppo.
Che vuol dire a “mani quasi nude”, Capitan Bon? Chiede Viviana... ehm... sorpresa, rispondo! Ihihihihihhihihihi...
E per ora è tutto. Stamattina tutti a pescare. Cuore, prepara il gommone, per favore...

(continua)

25 – SOPRAVVISSUTI (venticinquesima puntata)
OK, Corral

Riassunto
Durante una terribile tempesta tropicale nell'Oceano Indiano, la nave da crociera Evergreen diretta alle isole Cook, nel Pacifico meridionale, che trasportava un gruppo di chatter italiani in viaggio premio, viene nottetempo attaccata da una banda di pirati malesi. La notte seguente, corrompendo una guardia, 21 passeggeri italiani – 15 donne e 6 uomini - suddivisi in due gruppi, con incredibile audacia riescono a fuggire sfidando un oceano in burrasca. Alcuni su una scialuppa ipertecnologica, altri su un gommone. Questa è la storia drammatica delle peripezie e delle sofferenze di questi nostri connazionali per sopravvivere...

E' giunto il giorno. E' una delle tante radiose mattine di sole. Sono ben riposato. Ho fatto una colazione abbondante. Le mie chatterine stamane sono particolarmente affettuose. Non parlano, mi guardano di sottecchi preoccupate, ma senza darlo a vedere. Stanotte il “campanaccio” era inquieto... di-long di-lang di-long di-lang... quasi presentisse l'imminente resa dei conti. Tutt'attorno è un festoso carosello di uccelli colorati. Alcuni, con un'andata e ritorno foresta-laguna e tuffi in acqua tipo “Martin Pescatore”. Adorano fare colazione con molluschi e pesciolini. Oggi è tutto uno stridio di creature piumate e di grida di invisibili scimmiette festose. L'aria è fresca e frizzante.
Ci mettiamo in marcia. I “tre spuntoni” sono a non più di duecento passi. Capitan Bon - davanti ai suoi prodi - cammina a passo svelto. Sul capo ha il berretto di ufficiale di marina. Indossa un'ampia sahariana presa chissà dove, che nasconde chissà cosa.
L'occhio è fiero, il passo è marziale.
Alcune chatterine, chissà come, si sono confezionate delle “mimetiche” e – lancia in mano - camminano a passo di parata... E - civetteria tutta femminile - hanno un'orchidea gialla tra i capelli... (se dobbiamo morire, hanno detto, vogliamo essere a posto)...
Ora siamo in posizione. La laguna dietro di noi è appena increspata da una dolce brezza frizzante e sprizza scintille argentate. Ora il sole è alto. Tanta bellezza spettatrice di un'imminente bruttezza, penso.
E' sceso un silenzio assoluto. Non un cip cip... non uno squit-squit... nulla di nulla.
Al segnale convenuto, a oltre 100 decibel, una sequela di parolacce urlate, con qualche aggiunta tipo: Cafone! Maleducato! Antipatico! Odioso! si scatena contro il Bestione nascosto nella foresta.
Silenzio..... A d'un tratto si ode il campanaccio. Prima debole poi sempre più forte. Ora si ode anche il rumore di fronde spostate, di rami spezzati …
Eccolo! Eccolo!
La Bestiaccia ora è tutta visibile. La testaccia e la codaccia si muovono in sincrono di qui e di là. Gli occhietti maligni lanciano lampi di ferocia e studiano la situazione. La lingua annusa l'aria, e percepisce il delizioso odor di carne umana che ha davanti a sé...
Fermi, amici.... fermi... fermi... Mi stacco dal gruppo e faccio due passi avanti...
Il Bestione ora mi ha visto … e anche lui avanza lentamente... zampa dopo zampa... la lingua gialla come impazzita... un soffio continuo che provoca sbuffi di sabbia sempre più grandi...
Avanza... anch'io avanzo, e intanto apro la sahariana che ora svolazza per la brezza.
Le mani lungo i fianchi... Il momento è solenne. Manca solo la musica di Ennio Morricone. Il silenzio è ancora più totale... Avverto dietro di me che gli amici hanno perfino smesso di respirare...
Solo Lara e Geggina, che mi hanno raggiunto e sono dietro un passo da me, sanno ciò che sta per accadere...
50 metri... 40... 30... ripeto: manca solo la musica di Ennio Morricone.
A d'un tratto: la Bestiaccia carica... Dagli amici, un urlo: “Oh, mio Dio!!!”..
Subito arretro e in un lampo le mie mani si mostrano armate delle due grosse pistole ad acqua di Geggina... Ma, ahimé, non posso proprio accorgermi che dietro c'è una grossa radice di mangrovia che spunta dalla sabbia. E' un attimo: inciampo, perdo l'equilibrio e ruzzolo lungo disteso, perdendo entrambe le pistole. La Bestiaccia allora accelera e, con un grugnito trionfale, e con gli occhietti maligni che brillano, sta per balzarmi addosso. Ormai senza difese, mi vedo già sbranato. Addio, cari amici, ho solo la forza di dire... Allorquando, in un attimo, in una frazione di secondo, con un'agilità e una rapidità insospettate, Lara e Geggina raccolgono le pistole e - mentre l'angoscia di tutti è allo zenit – iniziano entrambe a spruzzare qualcosa negli occhi della Bestiaccia. Schizzi sempre più rapidi e precisi tra l'incredulità di tutti. Acqua?? si chiedono. Acqua?? Com'è possibile?... Ancora lungo disteso, assisto anch'io sbalordito agli eventi. La Bestiaccia, come colpita da una scarica elettrica, balza in aria, si avvita, si contorce, si flette, si tende, si rotola... come in preda a un dolore insopportabile. Si erge sulle zampe posteriori e azzanna... Ma attorno a sé solo l'aria azzanna, con un terribile rumore di fauci che - clak clak - si aprono e si chiudono rabbiose!!
E' cieco, non vede!! tutti urlano, è cieco!!... Soffia, ringhia, rantola, grugnisce. Dalla bocca spalancata sgorga una schiuma verdastra... E' impazzito dal dolore... Azzanna la sua coda!
E' il mio peperoncino indiano, grida Sserpe, non vede per il bruciore...grazie a lui...
E' accecato urlano tutti, è accecato!... Non vede proprio più nulla! Ora sarebbe facile dargli il colpo di grazie, penso. Ma Lara e Geggina non demordono. Agilissime, sembrano due ballerine classiche, un saltello e uno schizzo, una giravolta e un altro schizzo. Manca solo il tutù...!!!! Che spettacolo straordinario! Una scena di incredibile drammaticità. Adesso tutti sono in preda alla sindrome del Colosseo che – per rapido contagio - rende sanguinaria e crudele la gente in un attimo. “Daje, daje! Daje de tacco, daje de punta!”. E' il crucifige.
Mi rimetto in piedi. La vicenda comunque resta tutta mia. Prendo la lancia. Mi avvicino e gliela pesto sul muso... Vieni vieni, scemo!... Difenditi idiota! E cosi dicendo, sempre provocandolo lo faccio avvicinare, in un parossistico crescendo di cieca ferocia, agli spuntoni di roccia a poca distanza dall'acqua. Quell'acqua che la Bestiaccia ora annusa vicina, e che cerca disperatamente per lenire il bruciore.
Vieni vieni cretino! Vieni qui che c'è l'acqua, cagasotto! E giù un'altra bacchettata sul naso. Folle di rabbia l'animale fa un ultimo assalto cercando di azzannare l'odiato umano che sente davanti a sé. Ma finisce sugli spuntoni appuntiti. E immediatamente dal suo ventre giallastro fuoriesce subito il sangue...
Ora cari amici state a vedere che cosa succede. E salutate per l'ultima volta questo Varano del Kaiser!!
Il bestione sempre guidato dalla mia voce, entra nell'acqua e subito come un folle si mette a nuotare forsennatamente, immergendo il testone più e più volte in quel balsamo fresco... Nuota, nuota, infame! Gli urlo dietro. Nuota!
Lo si vede avvicinarsi sempre più velocemente alla barriera corallina... superarla e... e... di colpo un'esplosione altissima d'acqua.... Metti urla: gli squaliiii!!!.... Schizzi violenti... Spruzzi altissimi sempre più rossastri... Un turbinio di morte...
Poi di colpo la quiete. L'oceano richiude la sua palpebra blu (per dirla alla Curzio Malaparte).
Mi volto e dico: “Cari amici, la pratica varano è chiusa. Game over. Les jeux sont faits. Adesso questo paradiso verde potrà essere un vero Paradiso”.
Evviva, evviva!!! WOWOW!!! Bravo, beneee, grandeee!!! Bravo, brave!!! Baci abbracci. Lacrime di gioia, allegria irrefrenabile... capriole di giubilo e poi baci baci e ancora baci.
Adesso mi è tutto chiaro, dice SSerpe... I miei semi, il misterioso infuso preparato da Lara... Quel continuo giocare – aggiunge Walker - con le pistole ad acqua di Geggina.. Ora è tutto chiaro, dannato BonBon!!
Stringo tra le braccia Lara e Geggina: ragazze siete state assolutamente fantastiche!! Sono ammirato. Grazie, se non fosse stato per voi adesso non sarei qui a ringraziarvi! Ma figurati, capitano... sciocchezze! (le tengo strette entrambe con grande trasporto, quando... Ehm... una vocina mi sussurra all''orecchio: Bon, per favore, toglimi la mano dal sedere... C'è gente!... Ops!... Ehm, che sbadato!... sorry!).
Ma non siamo i soli a festeggiare. Incredibile: come per incanto almeno un centinaio di scimmiette nane si sono messe tutte in circolo e... clap clap clap... ci regalano un lungo applauso di gratitudine. Anche per loro da domani sarà più sicuro scendere a terra per bere. In cielo, le varie comunità di uccelli multicolori festeggiano con mille e mille volteggi chiassosi...

(continua)







Ultima modifica di BonTon6 il 18 Ott 2014 15:35:13, modificato 5 volte in totale
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MessaggioInviato: 11 Ott 2014 17:46:32    Oggetto: Adv



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gemini_smile

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italy
MessaggioInviato: 12 Ott 2014 12:17:03    Oggetto:  
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Grandi....siete stati fantastici!!!!! Avete dimostrato grande coraggio...tu Capitano,Lara,Geggina....a dimostrazione che dietro a un grande Uomo c'è sempre una grande Donna (in questo caso due...ma si sa che dietro a sto capitano c'è la fila :D). Ho faticato non poco a buttar giù uno schizzo a testimonianza di quello che stava succedendo...schizzi di qua,salti di là...cavoli!!!! potevate stare un po più fermi!!!!! Ora potremo goderci quest'isola in tutta la sua bellezza...e questo grazie a voi [fiori02]
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italy
MessaggioInviato: 12 Ott 2014 13:06:38    Oggetto:  
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Grazie Gemini ...Smack! :-))) Sì, Gem...dietro ho la fila, ma per ... accopparmi!!!
Gem... sono certo che le illustrazioni tue e di Viviana ricorderanno degnamente la nostra avventura!
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bon hai fatto benissimo a fare il riassunto cosi mi è piu facile capire il tutto. come sempre grazie per quello che scrivi che è davvero interessante. un abbraccione
a te e a tutti con affetto viviana
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italy
MessaggioInviato: 12 Ott 2014 13:48:51    Oggetto:  
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Già le incursioni del varano al nostro accampamento avevano messo in luce un problema: qualunque cosa stia poggiato a terra corre pericoli. Prima la coda e le zampacce del varano (ne sa qualcosa il modellino della Reggia di Caserta in sabbia che avevo costruito per rilassarmi) ma adesso son rimasti gli scorpioni, i ragni, i paguri, insetti, vermuzzi e sospetto qualche topolino o simile.
Se ho capito bene Bon richiede una costruzione confortevole per eventuali esigenze di riservatezza. Io propongo di costruire una tripla unità che funga da oasi discreta, da magazzino per le cose attaccabili dagli animali (cibo conservato che deve stare all’aria ma riparato, utensili e indumenti “rosicchiabili”, armi che si possono deformare con il troppo sole o la pioggia, etc) e, in caso di cattivo tempo, riparo sicuro e non ondeggiante per noi tutti. Ho già in mente un progettino e so come e con cosa realizzarlo ma mi serve la collaborazione degli ometti più forzuti. Mi servono infatti canne di bambù di diverso diametro: almeno 40 di diametro 12-15cm, almeno 16 di diametro 8-10 e quante più possibili di diametro più piccolo. Tagliatele lunghe il più possibile (se le trovate anche 4-5m) perché si possono unire ma diventano più vulnerabili. Poi mi occorrono molte foglie di palma, tutte le corde, cordini, lacci e laccetti che trovate e tutto quello che possa assomigliare ad un chiodo. “Bon, per favore, dopo aver organizzato la squadra “canne” (si prega di non fumare e di rimanere lucidi), mi raccogli qualche machete, martelli o simili e qualche recipiente più grande per fare degli impasti?”. “Certo zoe, subito!”, “Tu, tu, tu e tu, dopo verrete con me a reperire le canne”, “zoe ti lascio 3 machete e porto il resto dei “seganti” per tagliare le canne, come recipienti puoi usare questi contenitori della scialuppa, prima dentro c’erano le razioni di emergenza”. “ok, grazie Bon, tornate presto con i materiale. Io, per passare il tempo ho preparato già un po’ di cose e darò indicazioni per il resto”. Mi addentro tra gli alberi e torno con varie scodelle, larghe foglie, gusci di cocco…. Nei giorni scorsi ad ogni fine pranzo, ho raccolto i residui di pesce, li ho messi in acqua salata e lasciati a disadratarsi al sole. Ho poi pestato i residui che son diventati una notevole quantità di granulato che, mischiato ad acqua e sabbia fine farà da ottimo legante nelle miscele, da colla dove necessario e, molto diluito da impermeabilizzante.
Il cantiere si forma in pochi minuti: chi scava le buche per le fondazioni, chi intreccia le foglie per i graticci, chi cuce insieme tessuti di ogni tipo per tende e velari… qualcuno ha costruito uno scaccia spiriti che sospetto serva più che altro come campanello per evitare sortite troppo a sorpresa… Arrivano le canne più grandi e do le indicazioni ai più forzuti. Bisogna raggruppare 4 canne di quelle grosse legandole strettissime “a quadrifoglio” in modo da avere un lato perfettamente pareggiato. Costruiti così 8 megapali bisogna infiggerli nel terreno per almeno un terzo della loro altezza, anche di più, purchè spuntino per circa due metri dalla sabbia. Saranno disposti in doppia fila, ad una distanza di circa 4 metri (sulla scialuppa ho trovato un metro a nastro usatelo), e la stessa distanza dovranno avere le due file. Insomma, dobbiamo ottenere i vertici di 3 quadrati 4x4. Prima di bloccare definitivamente i pali, montiamo le altre canne grosse trasversalmente ad unire i pali e, con l’aiuto di una bottiglia quasi piena, mettiamo “in bolla”, in modo da avere la delimitazione di piani perfettamente orizzontali. Sia di sotto tra i pali che nei quadrati di base montiamo le canne un po’ più piccole come controventi: questa piattaforma non la smuove nemmeno il più terribile dei tifoni!
Dopo la grande fatica di avviare la costruzione abbiamo fatto pausa pranzo e poi ricominciato con le pareti fatte da “pannelli” formati da canne verticali riempite di sabbia (per mantenere una situazione termica costante) e rivestite all’interno di graticci di foglie, più facilmente riparabili e/ sostituibili in caso di guasti. Ogni “cottage” ha la sua piccola balconata- ballatoio larga 80 cm, una porta e una finestra con ribalta ad apertura inferiore che, alzata parzialmente o del tutto offre riparo dalla pioggia o dal sole mentre chiusa garantisce totale privacy. A terra un graticcio più fitto come pavimento, coperto da stuie rimovibili, tetto ad unico spiovente ma con “asola” orizzontale nella parte retrostante, tra la parete e la copertura, in modo da facilitare la ventilazione naturale e l’eliminazione dei fumi in caso si sia costretti a tenere un fuoco all’interno. Infine tre scale a pioli rimuovibili assicurano accesso indipendente e possibilità di isolamento delle 3 casette.
Mentre gli altri, seguendo diligentemente le mie indicazioni, rifiniscono interni ed esterni con l’impermeabilizzazione e qualche decoro, preparo una sorpresa che farà felici soprattutto le signore. Sul retro, addossati a due dei pali di fondazioni ho appeso due grossi contenitori trovati sulla scialuppa in modo che raccolgano l’acqua piovana dai tetti delle casette e dagli alberi circostanti e sotto un guscio di cocco bucato la riceve se con un filo si sposta un tappo.. signori e, soprattutto, signore, abbiamo le docce con acqua dolce!!!! (ehm, ai signori raccomando di non bucare le paretine di protezione per sbirciare all’interno….).
Alla vista delle capanne finite e delle docce è tutto un tripudio di “evviva!!!”.. È incredibile quanto l’esigenza di confort sia radicata in noi.. va bene sopravvivere ma , che diamine, siamo pur figli di Michelangelo e Leonardo! (ehm.. si fa per dire…)
Dopo festa intorno al fuoco, canti, balli e brindisi io mi dichiaro distrutta dalla stanchezza e mi autoproclamo collaudatrice ufficiale di una delle capanne, rigorosamente da sola. (Lo so Bon che vorresti aiutarmi ma non serve, grazie). [no1]
Stanotte voglio fare tutto un sonno in una “casa”. Buonanotteeeeeee!!!!


PS
Bon, si dice architetto con la O anche se per una donna, con la A è cacofonico e si presta a sorrisetti che mi hanno sempre dato ai nervi. Buonanotte caro.

[cia2]
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MessaggioInviato: 12 Ott 2014 19:14:25    Oggetto:  
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Azzz... che cosa mi è saltato in mente di accennare alle capanne. Mo' so' 'azzi nostri! :mrgreen: Sad Sad Sad
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MessaggioInviato: 13 Ott 2014 11:26:35    Oggetto:  
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:? , ops son qui??? ma non possoooo , devo chiedere permesso prima di esserci :roll: , ciaoooo
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MessaggioInviato: 13 Ott 2014 12:42:45    Oggetto:  
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GRRR! Fai poco la spiritosa dannata femmina!! Così impari fare sempre un passo avanti e due indietro!...Sput!!
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MessaggioInviato: 13 Ott 2014 14:39:30    Oggetto:  
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scusi capitano , ora che ci sono, mi dice Lei quanti passi posso fare e verso dove ? :shock: [att] [ol]
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MessaggioInviato: 13 Ott 2014 15:03:01    Oggetto:  
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bon ton fai bene a fare un riassunto , guarda cge nontutti leggono tutto, scrivi tanto che puoi fare un libro, comunque io leggo. un abbraccio vivana
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italy
MessaggioInviato: 13 Ott 2014 16:16:06    Oggetto:  
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Cara Mask 1, cara figliola... su quanti passi occorrano, non saprei dire...
Sul dove andare è assai semplice: Inspira... Espira... Inspira... Espira ...
Così brava! Ora fai attenzione: inspirando comincia col fare "sniff"... "sniff"... e lasciati guidare dalla fragranza. Vedrai che ti troverai nel posto giusto! ahahahhahahahahah
[ling01] [ling01] [ling01] [ling01] [ling01] [ling01]
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Bloccato: 13 Ott 2014 16:25:38 da BonTon6
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